Il fuoriclasse, tre volte campione del mondo di ciclismo, si sta preparando per le olimpiadi di Parigi per la disciplina della mountain bike
Ci risiamo ancora una volta. Peter Sagan si ferma ancora, ma stavolta non è così problematico come è apparso nelle prime ore quando si è fermato. Il tre volte campione del mondo di ciclismo, non più giovanissimo visto che ha 34 anni, e impegnato non più sulla bici, ma sulla mountain bike per partecipare alle prossime Olimpiadi di Parigi, si è fermato nuovamente per un piccolo problema al cuore. Niente di che assicurano i dottori che lo seguono passo dopo passo ma è di nuovo all’ospedale Torrette dal professor Dello Russo per subire un intervento.
Il campione ha avvertito qualche piccolo problema e si è subito fermato. Ad accompagnarlo sarà il dottor Roberto Corsetti che lo segue e lo monitora anche grazie ad un computerino che ha sempre con sé. Secondo quanto si viene a sapere da fonti vicino allo staff del campione, nell’ultimo allenamento che ha svolto nel week-end e che sta intensificando sempre un po’ di più per via degli allenamenti che sta portando avanti per le Olimpiadi di Parigi dove parteciperà proprio in questa disciplina.
L’intervento verrà effettuato in settimana alle Torrette
Secondo i medici non c’è da preoccuparsi, anche perché si tratta di una cosa normale. Chi lo segue da vicino ogni giorno ha riferito che ha “avvertito qualche sussulto” mentre si allenava sui sentieri che sono nei pressi di Marsiglia. Non solo. Sul suo profilo ufficiale di Instagram, il campione Sagan ha fatto tremare un po’ i suoi tifosi perché ha annunciato un “pit-stop” anche se allo stesso tempo ci ha tenuto a sottolineare che non si tratta di “nulla di preoccupante, sono sicuro che tornerò presto“. L’intervento, da quanto dicono i medici, ci sarà proprio in questa settimana.
Sagan torna nell’ospedale regionale delle Marche a meno di un mese dall’ultima visita in cui gli era stato impiantato un registratore sottocutaneo per tenere sotto controllo l’attività cardiaca, dopo lo spavento avuto in allenamento quando il suo cuore aveva avuto una frequenza pari a 200 battiti al minuto.