Quello di Roberto Mancini e della sua scelta di accettare l’offerta dell’Arabia Saudita è diventato un caso nazionale ma non solo. Anche la Regione Marche nelle ultime ore viene travolta dalle polemiche
Si discuterà ancora a lungo dell’addio alla Nazionale italiana di Roberto Mancini e del successivo accordo con la Federazione dell’Arabia Saudita con la quale ha firmato un contratto triennale a cifre insostenibili per il nostro calcio. Le polemiche infuriano a tutti i livelli.
Le scelte dell’allenatore jesino si sono trasformate in un caso politico, con tanto di scontro tra diversi partiti e schieramenti. Prima a livello nazionale, poi nella realtà locale della Regione Marche. Del resto da sempre Mancini è uno dei marchigiani più noti e conosciuti.
In questo caso ad innescare la micci della polemica è il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, esponente di spicco del Partito Democratico, che attraverso un durissimo comunicato stampa lancia pesanti accuse all’ex ct azzurro e invita la Regione a prendere provvedimenti.
Ricci si scaglia senza remore contro le scelte dell’ex allenatore di Lazio, Inter e Manchester City, reo di aver seguito solo ed esclusivamente il portafoglio. Interessi meramente economici a scapito di una sorta di amor patrio che è stato volgarmente messo da parte.
Le parole del primo cittadino di Pesaro riflettono però uno stato d’animo diffuso, quello di tanti tifosi che accusano Mancini di tradimento nei confronti del nostro paese. Non a caso l’incipit del comunicato di Mattia Ricci richiama proprio l’amore per l’Italia, calcistica o meno che sia.
Roberto Mancini, il j’accuse del sindaco di Pesaro scatena nuove polemiche
“Alla faccia della Patria. Brutta e triste la vicenda di Mancini e la nazionale. Molte scuse, quando in fondo era solo questione di milioni, i tanti che intascherà per andare ad allenare l’Arabia Saudita. Senza ipocrisia, sappiamo bene che il calcio purtroppo funziona così“.
L’atto d’accusa di Ricci nei confronti del Mancio prosegue senza fare sconti: “La Nazionale non dovrebbe essere trattata come un club, gli azzurri sono il nostro orgoglio, rappresentano un forte senso di appartenenza popolare che qualcuno chiamerebbe patriottismo“.
Questa gigantesca intemerata fa da premessa a una proposta che in queste ore ha alimentato nuove durissime polemiche soprattutto negli ambienti della politica marchigiana.
“Per questo propongo alla Regione Marche di recedere dal contratto che vede Mancini nostro testimonial turistico. Abbiamo bisogno di messaggi e testimonial unificanti e non divisivi. In questo momento l’immagine miglior nel mondo per le Marche sia quella di Gianmarco Tamberi“.