Il gioco creato nelle Marche, il FantaSanremo, guadagna sempre più notorietà. Milioni di utenti partecipano alla sfida comodamente seduti sul divano
Non molti sanno che il FantaSanremo, il gioco più famoso della settimana della canzone italiana, è stato creato all’interno del Bar Papalina di Porto Sant’Elpidio, in provincia di Fermo.
Questo è il quarto anno di seguito per il gioco.
Fino al 2020, questa sfida veniva fatta su carta proprio all’interno del bar appena citato. Era una scusa per radunare tutti i fan più sfegatati del Festival.
“Allora si vinceva un prosciutto” svela uno degli ideatori, Giacomo Piccinini.
Ora come ora sono “più di 1 milione e mezzo gli utenti e più di 4 milioni e 200mila le squadre registrate al FantaSanremo“.
Ma scopriamo insieme cosa ha rivelato uno delle menti creative di questo amato gioco
Il FantaSanremo è nato nella Marche: l’intervista ad uno degli ideatori del seguitissimo gioco
Il FantaSanremo nasce tra giovani uomini sui 30 anni ad Amandola, nelle Marche. L’applicazione è nata quasi per gioco, era un semplice modo per rendere più divertente e coinvolgente il Festival tanto amato, ma con tante pubblicità e ospitate.
“Nel 2020 il FantaSanremo era un gioco offline per coinvolgere i ragazzi e gli amici che frequentavano il nostro bar nella frazione Corva” racconta uno degli ideatori Giuseppe Piccinini e continua: “Eravamo arrivati complessivamente a 47 persone compresi gli amici di amici”.
Con l’arrivo del Covid, i creatori del gioco hanno creato una versione online in modo tale da continuare la sfida anche da lontani.
In un solo anno, l’applicazione ha sbancato.
“In tre anni, prima 47mila, poi 500mila partecipanti e infine oggi 4 milioni” confessa Giuseppe che non si sarebbe mai aspettato delle cifre del genere.
Il regolamento è cambiato più volte durante le varie edizioni in modo tale da adeguarlo alla grande mole di giocatori che hanno iniziato a prendere parte alla sfida, anche gli artisti stessi del Festival.
Il Bar Papalina ora viene simulato anche nella città dei fiori. “Ogni giorno, tantissime persone vengono a trovarci” fino a lunedì, ultimo giorno del Festival.
Anche gli artisti passano al temporary bar. “Ci hanno lasciato il ‘caffè sospeso’ che è un bonus per il FantaSanremo. Gli ultimi sono stati ‘I cugini di campagna’ ” continua Piccinini.
FantaSanremo è stato creato per giocare, ma anche per lanciare dei messaggi seri in modo leggero. “Basti pensare al bonus solidale Action Aid o alla sostenibilità ambientale ” spiega Giuseppe, mentre spunta il progetto Quartiere Vivo.
Gli ideatori non guadagnano niente da questa sfida, ma solo dagli sponsor. Nessuno di loro, però, ha mai visto il Festival all’interno dell’Ariston.
“Entreremo all’Ariston solo se ci verrà concesso di gestire il bar” ride scherzosamente il ragazzo e continua: “Il Festival ci piace, ma solo se lo guardiamo in piedi, strillando coi megafoni“.
