L’eredità si riferisce all’insieme dei beni e dei diritti che una persona lascia dopo la sua morte. La successione, invece, è il processo di assegnazione. Ecco qual è il dettaglio a cui fare attenzione.
Quando un caro ci lascia, oltre al dolore per la perdita, gli eredi si trovano ad affrontare anche adempimenti burocratici e fiscali presso l’Agenzia delle Entrate. Uno di questi è la Dichiarazione di Successione, un documento che, sebbene non sempre obbligatorio, può essere necessario in determinate circostanze.
L’eredità si riferisce all’insieme dei beni e dei diritti che una persona lascia dopo la sua morte. La successione, d’altra parte, è il processo attraverso il quale tali beni vengono trasferiti agli eredi legali del defunto. Questi ultimi devono raccogliere informazioni su tutti gli asset della persona scomparsa – compresi beni mobili, immobili, conti bancari, investimenti e altro ancora. Gli asset devono essere valutati in modo accurato per determinare il valore complessivo dell’eredità.
È sufficiente che uno degli eredi presenti la Dichiarazione di Successione per conto di tutti gli altri. Tuttavia, è importante essere consapevoli del fatto che ci sono imposte dovute, come quelle ipotecarie, catastali e di bollo, che devono essere pagate. Con il recente decreto di riforma dell’imposta di successione e testamentaria, è opportuno ricordare alcuni concetti fondamentali legati all’eredità. Tra questi, vi sono la successione legittima e la successione testamentaria.
Eredità, il particolare da non tralasciare nella successione
Innanzitutto, è importante comprendere che la Dichiarazione di Successione non è obbligatoria quando l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e se l’attivo ereditario non supera i 100.000 euro e non include beni immobili o diritti reali immobiliari. Tuttavia, quando la dichiarazione è necessaria, è fondamentale presentarla entro 12 mesi dalla data del decesso, preferibilmente in modalità telematica.
La successione legittima si apre per legge quando manca un testamento da parte del defunto. In questa situazione, entrano in gioco gli eredi legittimi, come il coniuge e i figli, che per diritto sono considerati tali. Dall’altra parte, la successione testamentaria si attiva quando il defunto ha redatto un testamento indicando le proprie volontà sulla divisione dell’eredità.
In questo caso, è importante rispettare la quota di riserva, la quale è la parte dell’asset ereditario che per legge spetta agli eredi legittimi. Se tale quota non viene rispettata nel testamento, gli eredi legittimi possono impugnarlo. In conclusione, affrontare la Dichiarazione di Successione può essere un compito complesso, ma comprendere questi concetti e seguire le procedure corrette può semplificare il processo e garantire una divisione equa dell’eredità.