Altro che le basse temperature, se hai il raffreddore la colpa è non del freddo ma lo hai preso per un motivo ben preciso: ecco quale

Si tende a collegare la comparsa del raffreddore all’arrivo del freddo, ma la realtà è diverso. Ecco cosa accade al nostro corpo e perché.

Il freddo è davvero arrivato, anche se un po’ in ritardo rispetto agli anni passati, proprio per questo non manca chi sta risentendo particolarmente dello sbalzo di temperatura. Nell’arco di pochi giorni si è passati, infatti, da una situazione quasi estiva, in cui almeno di giorno si riusciva a stare in maniche corte, a una tipicamente autunnale, che ha spinto soprattutto chi vive al Nord a togliere dall’armadio le giacche tipiche del periodo.

legame raffreddore freddo
Il raffreddore può essere davvero fastidioso -Ascoli.cityrumors.it

Non sono poche le persone che di fronte a un quadro simile si ritrovano a dover combattere con il raffreddore, problema certamente non grave ma che può essere fastidioso, anzi in alcuni casi può rendere difficile anche dormire. Siamo però davvero sicuri che dobbiamo collegare questo disturbo alle condizioni meteo? La realtà potrebbe essere piuttosto diversa.

Il raffreddore arriva quando fa freddo?

Si tende a definire il raffreddore come un “male di stagione”, in riferimento a come sia più facile prenderlo quando arriva il freddo e le temperature sono particolarmente basse. In realtà, non è sempre così, non a caso può capitare di ammalarsi anche in estate, anche se le probabilità possono essere più basse.

legame raffreddore freddo
Bere qualcosa di caldo aiuta con il raffreddore – Ascoli.cityrumors.it

ln realtà, il raffreddore ha un’origine virale, quindi non risulta strettamente collegato al periodo. O meglio, sulla base di quanto emerso da alcuni studi, il raffreddore può essere considerato un’infezione delle vie aeree superiori, quindi la possibilità di prenderlo in autunno e in inverno può esserci, ma solamente perché in questa fase le difese immunitarie dell’organismo risultano essere più basse. Prenderlo può essere inoltre più facile del previsto, visto che può bastare avere vicino qualcuno che lo ha già contratto.

A facilitarne la diffusione sono le goccioline trasportate dall’aria, che vengono tossite o starnutite dal malato. Non a caso, può bastare toccare gli stessi oggetti di una persona malata.

Non è difficile individuare quali possono essere i fattori che possono renderlo più diffuso: si sta più spesso a casa e stanno più a stretto contatto tra loro, la bassa umidità causa passaggi nasali secchi che sono più suscettibili ai virus del raffreddore, gli alunni a scuola possono infettarsi più facilmente.

Un problema diffuso

Non ci sono soggetti che a priori risultano essere più a rischio raffreddore. Le probabilità di contrarlo risultano essere maggiori nei bambini, soprattutto perché hanno un sistema immunitario più debole, soprattutto se si ritrovano a contatto con i coetanei a scuola.

raffreddore non è legato al freddo
Il raffreddore non è legato alle condizioni meteo – ascolicityrumors.it

Un bimbo può arrivare fino a un massimo di 10 raffreddori l’anno, mentre negli adulti raramente si arriva oltre i 2-3 episodi. Troppo spesso i sintomi possono essere simili a quelli tipici di allergia e infezioni batteriche, proprio per questo se il malessere prosegue per diversi sarebbe bene consultare il medico per individuarne le cause.

Nella maggior parte dei casi oltre al naso che cola si possono riscontrare anche brividi, stanchezza, mal di testa, tosse secca, occhi che lacrimano, starnuti e febbre bassa. Curarlo non è così impossibile, anzi, possono bastare antidolorifici per mal di testa o febbre, riposo, farmaci come decongestionanti e medicinali per la tosse, gargarismi con acqua calda e salata per il mal di gola e vapore caldo per la congestione.

Gli antibiotici sono però inutili, sono adatti solo per le infezioni batteriche. In genere è consigliabile non toccarsi il ​​naso o gli occhi, perché le mani potrebbero essere contaminate dal virus se si è vicino a qualcuno che ha già il raffreddore.

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