SanitAscoli: il punto sulla situazione AST e le condizioni dei lavoratori

L’AST ha un’importanza fondamentale per la situazione sanitaria nel Piceno ma ci sono alcune questioni in sospeso da chiarire. 

La sanità rimane ancora il punto dolente della politica del Piceno. Il problema non è solo quello dell’eventuale nuovo ospedale sul territorio, un rebus ancora da risolvere in modo pratico, ma anche il ruolo dell’AST nella riorganizzazione delle risorse umane.

AST, il punto della situazione sulla sanità nel Piceno
AST, ecco quali situazioni ci sono da chiarire sulla sanità (AscoliCityRumors.it)

Infatti, se da una parte l’AST di Ascoli Piceno dice che tutto procede secondo i piani, come affermato anche in passato dalla dottoressa Natalini, dall’altra infiammano le proteste di dipendenti e cittadini. Qual è la situazione quindi? Ecco una panoramica completa sull’argomento.

AST Ascoli: tra proteste del personale e nuove strutture

L’AST Ascoli dovrebbe organizzare la sanità sul territorio e riuscire a fornire maggiori servizi ai cittadini. Nel corso del suo breve mandato finora, la dottoressa Natalini, direttrice dell’AST ha confermato i passi concreti fatti per migliorare le condizioni dei lavoratori nelle strutture sanitarie e l’impegno per ridurre le liste d’attesa.

AST, il punto della situazione sulla sanità nel Piceno
AST, ecco qual è la situazione nel Piceno (AscoliCityRumors.it)

Nonostante questo, è notizia di poche ore fa, come riportato anche dal sito lanuovariviera.it, la protesta di alcuni sindacati secondo cui ci sarebbe un accordo che avrebbe tolto “324mila euro” dalle tasche dei lavoratori.

Ad alzare il polverone sarebbero stati USB, Nursind e Nursing Up che avrebbero accusato altri sindacati, ovvero “CGIL, CISL, UIL, FIALS e UGL” di aver stretto un pre-accordo lo scorso 20 settembre con l’AST a discapito dei dipendenti.

Insomma, luci e ombre sull’operato dell’AST nei confronti del personale. E i sindacati minacciano: “In assenza di una risposta positiva agiremo con tutte le risorse a nostra disposizione. Come Organizzazioni sindacali USB, NurSind e Nursing Up, persevereremo nella nostra lotta per la difesa di tutti i lavoratori, dei loro salari accessori e dei loro diritti, convinti che questa sia la migliore via per perseguire gli obiettivi sindacali”.

C’è anche un altro nodo da sciogliere: quello delle case di comunità. Il comune sembra essersi deciso a presentare domanda all’AST per una seconda casa di comunità nel Piceno che affiancherebbe quella già prevista a Ragnola. Ovviamente, questa struttura dovrebbe essere realizzata con i fondi del PNRR.

Ma in questo caso, chi si occuperebbe della casa di comunità? Se le proteste aumentano e ci sono discordanze, quale personale verrà scelto per erogare i servizi ai cittadini? Si spera che le risposte a queste domande possano essere date il prima possibile così da fornire garanzie e sicurezze a tutti i residenti nel Piceno.

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