Andrea Di Luigi, giovane attore di 28 anni nato ad Ascoli, ha rilasciato un’interessante intervista ai microfoni di Vanity Fair: le sue parole
Dal primo novembre, su Netflix, è disponibile Nuovo Olimpo, film diretto da Ferzan Ozpetek con protagonisti Damiano Gavino e Andrea Di Luigi. Se il primo è già noto al grande pubblico per aver interpretato Manuel nella fiction Rai “Un professore”, il secondo ha alle spalle apparizioni in alcuni cortometraggi come “La confessione” e “Between Fear and Love”.
Andrea Di Luigi, attore classe ’95 nato ad Ascoli Piceno, ha studiato recitazione presso la Scuola di Cinema IFA di Pescara dal 2015 al 2018. Dal 2020 vive a Roma e Ferzan Ozpetek gli ha dato la possibilità di dimostrare il proprio talento in Nuovo Olimpo, film in cui viene trattata la relazione sentimentale tra Pietro, interpretato proprio da Andrea Di Luigi, ed Enea.
Andrea Di Luigi: “Come sono diventato attore? Un amico…”
Andrea Di Lugi, nel corso di un’intervista ai microfoni di Vanity Fair, ha raccontato di come si è avvicinato al mondo della recitazione. Le sue parole: “Papà fa il consulente del lavoro ad Ascoli e mamma insegna, quindi all’inizio ho puntato a qualcosa di concreto: mi sono iscritto all’università, facoltà di Economia, ma non era il mio. Riversavo le emozioni nella musica, suonavo la batteria. La recitazione è arrivata su suggerimento di un amico che mi ha detto: ‘Dai, provaci'”.
L’attore ascolano ha raccontato che per ottenere la parte di Pietro in Nuovo Olimpo ha dovuto sostenere ben cinque provini. Per quanto riguarda, invece, il personaggio che ha interpretato ha spiegato: “Pietro? Vive una lotta interiore enorme. Anche per via della timidezza, non si sa mai quello che pensa… E io lo capisco, perché gli somiglio tanto. Mentre sul set ero nel panico totale, Ferzan diceva agli altri, indicandomi: ‘Lo vedete questo? Chissà che cosa gli sta passando per la testa!'”.
Poi sul legame con Damiano Gavino, che nel film interprete Enea, ha raccontato: “Come abbiamo instaurato un buon feeling sul set? Con grande naturalezza e tanti giochi di sguardi. Volevamo mostrare l’amore vero e la sua valenza universale”.