Lorenza Roiati e le orribili minacce, la dura presa di posizione del politico

Ascoli, striscioni intimidatori contro Lorenza Roiati de l’Assalto ai forni, per lei la solidarietà degli ascolani e della politica.

La città di Ascoli Piceno sulla ribalta nazionale per quanto accaduto il 25 aprile a Lorenza Roiati, titolare del panificio L’assalto ai forni. Tutti i media stanno parlando di lei e sui social moltissimi utenti hanno condiviso il suo video, in cui le vengono chieste le generalità dalla polizia.

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Lorenza Roiati e le orribili minacce, la dura presa di posizione del politico (Foto Ansa) – Ascoli.cityrumors.it

Tanti italiani hanno voluto esprimere la loro solidarietà alla giovane fornaia per l’inspiegabile doppia identificazione richiesta da due distinti corpi di polizia, prima la Polizia di Stato e poi quella Locale, con agenti in borghese molto probabilmente inviati da qualcuno a cui non era piaciuto lo striscione antifascista affisso davanti al forno.

Una solidarietà calorosa è arrivata anche da tanti ascolani e marchigiani dei comuni vicini, e non solo, che nella giornata di sabato 26 aprile si sono recati in massa al forno di Roiati, per manifestare la loro vicinanza e acquistare il pane speciale di Lorenza. Tra loro c’era anche l’ex sindaco di Pesaro ed europarlamentare del Pd Matteo Ricci, candidato presidente alle prossime elezioni regionali nelle Marche

A Lorenza Roiati la solidarietà di Matteo Ricci, candidato alle regionali

Matteo Ricci è corso subito al panificio L’assalto ai forni, in centro ad Ascoli Piceno, per esprimere la sua solidarietà a Lorenza Roiati e stigmatizzare l’identificazione da parte delle forze dell’ordine per l’affissione dello striscione che recitava: “25 Aprile buono come il pane, bello come l’antifascismo“. Ricci aveva anche rivolto un appello a cittadini ed elettori di ritrovarsi tutti insieme davanti al forno di Roiati per far sentire più forte la vicinanza alla giovane fornaia. Appello a cui in tanti hanno risposto.

Nella sua visita, Ricci ha elogiato Lorenza Roiati e ribadito i valori dell’antifascismo: “Grazie a Lorenza perché con il gesto semplice di ieri ha risvegliato migliaia e migliaia di coscienze sul valore del 25 aprile, sui valori della resistenza sulla quale si fonda la Repubblica italiana che sono quelli della libertà, l’uguaglianza, la democrazia”.

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A Lorenza Roiati la solidarietà di Matteo Ricci, candidato alle regionali (Foto ufficio stampa) – Ascoli.cityrumors.it

“Quella identificazione vergognosa fatta nei suoi confronti non è avvenuta a caso – ha continuato Ricci – , è il frutto di un clima e di una direttiva provocatoria che è stata fatta in vista del 25 aprile. Chiedere di festeggiare il 25 aprile con sobrietà significa non aver mai partecipato ad un 25 aprile. Non aver mai celebrato l’onore alle nostre vittime: partigiani, alleati, famiglie, civili e militari morti durante la seconda guerra mondiale, per questo è stato fatto questo controllo e la colpa non è di chi l’ha eseguito bensì di chi ha fatto quella direttiva indecente”.

“La nostra vicinanza a Lorenza – ha detto ancora Ricci – non è solo una vicinanza alla sua testimonianza e al suo coraggio, necessario anche per aprire un’attività al giorno d’oggi, ma è anche per aver dedicato questo pane alla resistenza”.

Gli striscioni intimidatori contro Lorenza

La vicenda di Lorenza Roiati, tuttavia, non è finita qui. Nella notte di sabato 26 aprile, a distanza di poche ore, sono apparsi ben due striscioni minacciosi contro Lorenza Roiati e il suo forno. Il primo è stato affisso vicino alla Questura di Ascoli e riportava la scritta “L’assalto ai forni” con la parola “l’assalto” cancellata e una chiara allusione ad altro tipo di forni, rispetto a quelli del panificio. La scritta era in nero con il tipico font dell’epoca del fascismo.

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Gli striscioni intimidatori contro Lorenza (Foto ufficio stampa) – Ascoli.cityrumors.it

Un secondo striscione minaccioso, invece, è comparso poco dopo in viale De Gasperi, con la scritta: “Da quel forno un tale fetore che diventa simpatico anche il questore“.

I due striscioni hanno rilanciato tutta la vicenda sui media, suscitando nuovo clamore, sconcerto e indignazione. Anche in questo caso è intervenuto l’europarlamentare Ricci che ha parlato apertamente di “intimidazione fascista”. “Chiedo a tutte le forze democratiche e antifasciste di non restare in silenzio di fronte a questa minaccia e di vigilare – ha dichiarato Ricci – al Prefetto e al Questore chiedo la massima attenzione. Non lasciamo sola Lorenza. Serve far sentire la solidarietà e la vicinanza di tutte e tutti”.

Nel frattempo, sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti che ha condannato gli striscioni apparsi contro Roiati: “L’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno prende le distanze e condanna fermamente i vergognosi striscioni apparsi questa notte in città“. Ha detto Fioravanti in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, spiegando che le forze dell’ordine sono impegnate nella ricerca dei responsabili.

Poi, il sindaco ha ridimensionato quanto accaduto il 25 aprile al forno di Roiati, sostenendo che gli agenti di polizia avessero fatto soltanto il loro lavoro, verificando, dopo una segnalazione, il contenuto dello striscione e accertato che fosse legittimo e non offensivo “non ne hanno ordinato la rimozione”. Fioravanti ha voluto rimarcare che “le vittime sono gli agenti di polizia, che hanno subito una violenta aggressione social solo per aver fatto il proprio lavoro”, accusando Ricci di sciacallaggio politico.

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