Lorenza Roiati finisce in Parlamento: sta nascendo un caso nazionale

Il caso Roiati arriva in Parlamento, mentre non si arrestano le polemiche sugli striscioni. Le ultime notizie.

Il controllo della polizia al forno di Lorenza Roiati per lo striscione sul 25 aprile, con conseguenti polemiche, solidarietà e contro striscioni intimidatori, è diventato un caso nazionale, con numerosi articoli e servizi sui media e ora anche una interrogazione parlamentare.

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Lorenza Roiati finisce in Parlamento: sta nascendo un caso nazionale (Foto Ansa) – Ascoli.cityrumors.it

Le manifestazioni di solidarietà arrivate alla titolare de L’assalto ai forni sono state tante e sono arrivate da tutta Italia, anche da molti politici e non solo locali. Ad Ascoli Piceno è arrivata anche la senatrice Ilaria Cucchi, che ha fatto visita a Lorenza Roiati e ha provato a incontrare anche il sindaco Marco Fioravanti, che però non l’ha ricevuta, limitandosi a una chiamata per telefono.

Il caso tuttavia non finisce qui. Soprattutto dopo gli striscioni intimidatori nei confronti di Roiati, definiti dal sindaco Fioravanti vergognosi. Ora, c’è un senatore che ha deciso di portare il caso in Parlamento.

Interrogazione parlamentare sul controllo al forno di Lorenza Roiati ad Ascoli

Il senatore che si è interessato del caso di Lorenza Roiati è Enrico Borghi, di Italia Viva, che ha presentato una interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Piantedosi. “Perché procedere all’identificazione della proprietaria che aveva esposto uno striscione per celebrare la giornata del 25 aprile e non dei neofascisti che a Dongo, in provincia di Como, si sono radunati per l’anniversario della cattura di Benito Mussolini, i quali a più riprese hanno fatto il saluto fascista?”, ha scritto Borghi nella sua interrogazione.

L’episodio di Dongo, citato nell’interrogazione, si è verificato domenica 27 aprile, in occasione degli 80 anni della cattura di Mussolini da parte dei partigiani.

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Interrogazione parlamentare sul controllo al forno di Lorenza Roiati ad Ascoli (Foto Ansa) – Ascoli.cityrumors.it

Nella sua interrogazione, il senatore Borghi spiega che “non risultano chiare le basi sulle quali sia sia deciso di compiere l’accertamento all’interno dei locali del panificio di Ascoli Piceno, nonché di procedere all’identificazione della signora Lorenza Roiati, poiché quest’ultima ha esposto uno striscione che celebra la giornata dal 25 aprile, Festa Nazionale, risultante in un episodio estremamente preoccupante che non meritava assoluta chiarezza”.

L’interrogazione è stata sottoscritta anche dagli altri parlamentari di Italia Viva: Paita, Fregolent, Furlan, Musolino, Sbrollini, Scalfarotto.

Lorenza Roiati aveva esposto davanti al suo forno in piazza Arringo, nel centro di Ascoli, lo striscione con la scritta “25 aprile, buono come il pane, bello come l’antifascismo“. Per questo aveva ricevuto due accertamenti, prima dalla polizia di Stato, che aveva effettuato il controllo dopo aver notato lo striscione durante un normale controllo, poi da parte della polizia locale, questa volta mandata da qualcuno e con agenti in borghese non ascolani.

Roiati aveva ripreso in un video del controllo della polizia locale, che le aveva chiesto la paternità dello striscione e le generalità. Il video pubblicato sui social era diventato subito virale e condiviso anche dai media.

Nella serata del 26 aprile, poi due striscioni intimidatori, nei confronti di Lorenza Roiati e del suo forno, erano comparsi in due diverse zone di Ascoli.

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