Caso Beko, c’è una speranza: si apre uno spiraglio per i lavoratori

Nella crisi di Beko c’è speranza per lo stabilimento di Comunanza, che non dovrebbe chiudere ma i posti di lavoro restano a rischio.

Lo stabilimento di Comunanza, in provincia di Ascoli Piceno, della multinazionale turca degli elettrodomestici Beko dovrebbe salvarsi, ovvero scongiurare la chiusura che era stata annunciata lo scorso novembre, quando l’azienda aveva annunciato chiusure di stabilimenti e tagli al personale in tutta Europa.

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Crisi Beko: lo stabilimento di Comunanza si salverà ma il futuro è resta incerto (Foto Ansa) – Ascoli.cityrumors.it

Le rassicurazioni sono arrivate nei giorni scorsi dalla Beko, a seguito dell’incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy delle parti sociali coinvolte nella vertenza.

Rispetto ai tagli annunciati nei mesi scorsi, l’azienda ha fatto un parziale dietrofront, mostrando la disponibilità a tenere aperto lo stabilimento di Comunanza, mentre dovrebbe chiudere quello di Siena, anche se più avanti nel tempo e non entro l’anno, come previsto in un primo momento. I sindacati, tuttavia, restano diffidenti.

Crisi Beko: lo stabilimento di Comunanza non chiuderà, per ora

Se lo stabilimento Beko di Comunanza non chiuderà, almeno non nel prossimo futuro, non tutti i posti di lavoro però saranno mantenuti. Beko ha spiegato che alcuni tagli al personale ci saranno, sia a Comunanza che a Fabriano. Non sappiamo ancora quanti lavoratori saranno coinvolti. Il primo piano industriale, presentato lo scorso novembre da Beko, prevedeva la chiusura dello stabilimento di Comunanza e tagli al personale a Fabriano, con la chiusura del settore Ricerca e sviluppo, in tutto circa 700 esuberi, di cui 320 a Comunanza e quasi 400 a Fabriano, tra operai e impiegati. Un disastro di proporzioni immani per una regione piccola come le Marche e con una deindustrializzazione avviata da anni, per non parlare delle altre crisi in corso, tra cui quella di Pfizer nello stesso territorio ascolano. Scongiurare perdite numerose di posti di lavoro è la priorità per la stessa sopravvivenza dei territori.

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Crisi Beko: lo stabilimento di Comunanza non chiuderà, per ora (Foto Ansa) – Ascoli.cityrumors.it

La promessa di non chiudere lo stabilimento di Comunanza, tuttavia, non basta a far stare tranquilli i lavoratori  e i sindacati. Non solo perché, comunque, alcuni tagli al personale ci saranno lo stesso ma perché il futuro resta incerto. È ancora tutto da vedere cosa vuole veramente fare Beko a Comunanza, come intende portare avanti la produzione e quali investimenti vuole pianificare.

I sindacati, infatti, chiedono impegni concreti da parte dell’azienda, un piano industriale che abbia vere prospettive di produzione e non un semplice tentativo di prendere tempo per poi chiudere più avanti in futuro. Per questo motivo, i sindacati di settore Fim, Fiom, Uilm, Uglm al momento non vedono possibilità di un’intesa con l’azienda.

Dopo l’incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), un altro si è tenuto lo scorso 10 febbraio, con la presentazione da parte di Beko di un piano industriale con poche novità, rispetto a quanto annunciato nell’incontro precedente. Un altro incontro, con un ulteriore piano industriale, è atteso per il prossimo 24 febbraio e molto probabilmente sarà quello decisivo.

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